DEREK RAYMOND: APRILE E' IL PIU' CRUDELE DEI MESI


Aprile è il più crudele dei mesiLondra. Ai confini della città si aprono abissi di violenza e depravazione in cui si svolgono i crimini più oscuri.
È di questi che deve occuparsi il sergente della sezione Delitti Irrisolti, della stazione di polizia di Chelsea: un idealista solitario e insofferente a qualsiasi gerarchia, duro ma ancora capace di rispettare una vita che lo ha trattato crudelmente.
In un capannone abbandonato viene scoperto un cadavere fatto a pezzi, bollito e sistemato con cura in cinque sacchetti di plastica. La scena del delitto è perfettamente ordinata e pulita, e il corpo non è più in alcun modo identificabile: un lavoro da professionisti. Il sergente comincia a indagare, e ricostruisce una trama criminale che si allarga come una spirale su tutta la città, fino a toccare i servizi segreti e il governo.
A ogni tappa di questa discesa agli inferi, il sergente si troverà di fronte sempre lo stesso antagonista: un lucidissimo psicopatico, che ha perso ogni traccia di umanità. Uno dei capolavori di Derek Raymond, che nella rappresentazione cinica e disperata di una società corrotta trova il suo tratto più agghiacciante.

Derek Raymond (Londra, 1931-1994) era lo pseudonimo di Robert William Arthur Cook. Sottrattosi ben presto all’educazione borghese impartitagli dalla famiglia, ha iniziato a viaggiare improvvisandosi nei lavori più improbabili: dal riciclaggio di auto in Spagna all’insegnamento dell’inglese a New York, dall’impiego come tassista alla carriera di trafficante di materiale pornografico. I suoi esordi nella carriera letteraria risalgono agli anni Sessanta, con opere chiaramente influenzate dall’esistenzialismo di Sartre. Un’influenza che riemergerà a partire dagli anni Ottanta nella sua serie noir della Factory.

Nessun commento:

Posta un commento