100 MILA COPIE VENDUTE DI MARE NERO, MA L'EDITORE NON PAGA I DIRITTI

Nonostante le 100.000 copie vendute di Mare Nero, le Edizioni dell'Arco dal 2009 non pagano più i diritti d'autore allo scrittore avezzanese Gianni Paris. Il libro viene ancora venduto dalla casa editrice milanese attraverso i ragazzi senegalesi in spiaggia e nelle grandi metropoli. Lo stesso Paris ha parlato con i venditori senegalesi, i quali gli hanno riferito che acquistano dalle Edizioni dell'Arco 50 copie a settimana e al racconto dell'autore circa il trattamento del Gruppo di Solidarietà Come sono rimasti stupiti circa il mancato pagamento dei diritti d'autore. A quanto sembra, un modus operandi tipico del fare sotto l'arco italico. La casa editrice ha tirato fuori l'argomento delle copie pirata. Argomento valido, ma che non nasconde il grosso inadempimento contrattuale delle Edizioni dell'Arco. 

LA RIVISTA UMANISTICA DELL'UNIVERSITA' DI RUZOMBEROK (SLOVACCHIA) DEDICA 15 PAGINE ALLA SCRITTURA DI GIANNI PARIS

Grazie alla perizia e maestria della docente universitaria e giornalista Rosangela Libertini, sono uscite sulla rivista dell'università cattolica di Ruzomberok (Disputationes Scientificae n. 1), ridente città della Slovacchia, nella regione di Zilina, 15 pagine sull'intera opera letteraria dello scrittore avezzanese Gianni Paris. La Libertini è entrata in ogni storia dei romanzi del quarantenne Gianni Paris, approfondendo la sua attenzione in particolare sull'ormai noto Mare nero (90.000 copie vendute ad oggi) e sul consacrato noir Nessuno pensi Male (con strillo in copertina di Giancarlo De Cataldo e che in autunno dovrebbe trasformarsi in pellicola cinematografica). Questo scrive la Libertini in un passaggio: "Trovo che vi sia un filo rosso della letteratura marsicana contemporanea, da Ignazio Silone a Gianni Paris, ovvero il protagonismo dettato dal valore della nostra terra, cuore e anima di chi vi scrive"

NONOSTANTE LA PIOGGIA, GRANDI EMOZIONI AL SEI GIORNATE

Nonostante la pioggia, presente cinque sere su sei, la dodicesima edizione del Sei giornate è andata in archivio nel migliore dei modi. Quattrocento presenze complessive, e serate davvero interessanti. Per la prima volta, protagonisti sul palco non solo gli scrittori, ma anche musicisti talentuosi che hanno tradotto in musica e poesia il loro sentire.